Questa sera ho il compito, detto fra noi molto atteso, di fare una conferenza sul tema:come si chiama questo cactus?

Mi è stato dato questo compito e cerchiamo di uscirne con onore.

 Come si chiama questa pianta? Questo è il tema di questa sera, da dove cominciamo; prima di tutto dobbiamo avere una pianta che non è stata ancora catalogata, la pianta in verità ha già un nome, siamo noi che ancora non lo sappiamo. Questa pianta in qualche modo cerca di nascondersi dietro questa situazione, come se volesse rimanere anonima. Ma non esiste nessun problema, dobbiamo solo investigare un po’, fare un paio di ricerche; da dove incominciamo: prima di tutto dobbiamo scoprire a quale famiglia appartiene, specie, arte, varietà.

 La famiglia

Per prima cosa, questo che abbiamo davanti a noi è piuttosto un cactus oppure è qualcosa che gli assomiglia o addirittura un piccolo riccio? Mettiamo per prima cosa in chiaro che i cactus hanno spine e non aculei, allora non è un riccio deve per forza essere un cactus, dal latino ”Cactaceae”. Tipico di tutti i cactus è il punto centrale superiore molto succulento con fibre limacciose, questo non vuole dire che per sapere questa caratteristica dobbiamo intagliare le nostre piante. Le diverse famiglie: Cactoideae, Rhipsalidopsis, Pereskioideae, Opuntioideae, Cereae.

 La specie

Su questo punto cominciano le prime difficoltà, sotto le cactoideae ci sono: Aporocactus, Epihyllum, Hatiora, Heliocereus, Nopalxochia, Pfeiefera, Rhipsalidopsis etc. Sotto le Cereae troviamo: Acanthocalicium, Ancistrocactus, Arequipa, Ariocarpus, Amatocereus, Arroyadoa, Astrophytum, Austrocephalocereus etc. Per noi principianti è molto difficile divincolarsi in questa selva di nomi, ma per fortuna noi collezioniamo solo cosiddette piante normali, che sono molto più facili da conoscere, la mia collezione è composta da 20% di piante normali e da 80% di cosiddette anormali!

 In breve, i punti più importanti da trovare sono: che forma ha? rotonda, cilindrica, a forma di palla, lunga, strisciante etc.

La pianta ha delle mammelle? Se si, sono rotonde piatte, quadrate, triangolari, piccole o grosse, molli, dure, che lunghezza, quante?

Coste: angolari, ondeggiate, (Echinofossulocactus), rotonde, lanose, capellone, setolose, quante? Senza coste (Turbinicarpus).

 Spine: dato che in tutte le letterature vengono chiamate cosi , lo farò anch’io: quante, quanto sono lunghe, bianche, marroni, gialle, nere, grigie, con spina centrale, a uncino, per es. Mammillaria Elegans ha 30 spine laterali lunghe 6 mm, 2 spine centrali lunghe 1 cm, bianche con punta nera. Qui vediamo quanto siano importanti le spine, per il cactus.

 I fiori: cosa c’è di più importante di loro? La varietà è altissima, ma secondo il fiore ci verrà più facile riconoscere le nostre piante. Ogni pianta ha la sua forma “unica” del fiore, colore, grandezza, per es. Mammillaria ha dei fiori piccoli disposti a corona, Echinocereus fiori moto grandi con pistillo verde, Setiechinopsis fiorisce solo la notte con un profumo di vaniglia molto intenso.

 Dopo che siamo riusciti a scoprirne la specie ci troviamo in una situazione abbastanza felice e sarà molto facile trovarne la tipologia, qui vale come detto sopra la stessa regola, forma, spine, coste, mammelle, fiori e non dimentichiamo la varietà, cosi facendo il gioco può ricominciare dall’inizio cioè in questo momento incominciamo a scoprire come si chiama questa pianta e se questo non dovesse servire a nulla ci può aiutare solo un libro della nostra biblioteca.

  

   

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Raffaele Puddu 15. Aprile 1993

                                                 

                              Come si chiama questo cactus