Come faccio fiorire i miei cactus

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Io cosa faccio in modo che le mie piante fioriscano? Questa domanda me la sono posta alcune volte e credo di avere trovato alcune risposte e delle quali vorrei farvi tutti partecipi. Io non voglio insegnarvi niente, solo trovare la conferma sulla mia teoria, la quale è conosciuta, solo che io ve la mostro in un altro modo. Che cosa significa fiorire? Non è nient’altro che il tentativo, tra due piante, di effettuare un atto d’amore. Ci sono anche delle piante che sono un’eccezione e fanno tutto da sole, senza l’aiuto di un partner. Per fare in modo che questo atto sia compiuto, dobbiamo preparare le nostre piante, e perciò è necessario fare dei preliminari. La cosa più giusta è dare alle piante il loro habitat naturale, sempre nei limiti del possibile. Non è detto che ora si deve avere la terra dal Messico, l’acqua dal Brasile o le pietre dal Perù etc. Però si può creare un habitat che si avvicini il più possibile al luogo di provenienza delle nostre piante. Perché investiamo così tanto tempo e lavoro per fare in modo che le nostre piante fioriscano? Perché dobbiamo creare un loro habitat di provenienza? Anche se sappiamo benissimo che le nostre piante non vengono dal Messico e tanto meno dalla California; al massimo provengono dalla serra del mio giardiniere o dall’amico con il pollice verde. Scherzi a parte, è già stato provato tante volte e dimostrato che i cactus fioriscono solo se in primavera ed estate i parametri, temperatura, luce, aria e acqua, sono giusti. In inverno le piante devono essere tenute asciutte e con una temperatura fra i 5 e 7 °C naturalmente esposte alla luce. Ci sono delle eccezioni una di queste è il Melocactus, al quale una temperatura di 5°C sarebbe nociva a lui piace una temperatura invernale sui 20°C, ma per la stragrande maggioranza delle piante la sopraccitata teoria è valida. Da circa 10 anni io curo dei cactus, ma la quantità di fiori è sempre rimasta modesta, fino a, quando mi sono deciso di costruire una piccola serra. In questa serra ci sono circa 350-400, la maggior parte piccoli (per qualità) cactus e succulente. Prima di questo cambiamento le mie piante si trovavano in due casse di plexiglas senza riscaldamento e questo voleva dire che ogni inverno le dovevo spostare in un luogo fresco ed asciutto (cantina), la luce era molto modesta e anche la temperatura di 14°C non era certo ideale. Il successo in fioritura era naturalmente molto modesto e fiorivano solo piante che avrebbero fiorito in ogni caso. Ora con la serra fioriscono fino a 70% delle piante e questo mi fa pensare che le misure prese erano le giuste.

Importante per le nostre piante, punto per punto:

1.        I vasetti

2.        Il substrato

3.        L’acqua / innaffiare

4.        Il concime

5.        La luce

6.        La temperatura / il calore

7.        La ventilazione

Sui singoli punti è stato riferito e discusso parecchie volte e io non vorrei togliere a nessuno i diritti d’autore, ma solo esporre le diverse esperienze fatte da me.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I vasetti

 Io utilizzo solo e unicamente vasetti quadrati in materiale plastico, nero. Secondo la mia opinione si deve innaffiare di meno perché l’umidità persiste più a lungo. La forma quadrata occupa meno spazio, le pareti esterne sono più pulite e inoltre questi vasetti sono molto convenienti. Anche dopo diverse prove sono sempre ritornato su questo sistema. Naturalmente ognuno è libero di vedere il proprio sistema come il migliore.

 

 

 

 

 

                                  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La terra

Sopra questo argomento, che detto fra noi è cosi vecchio come la terra, si potrebbe discutere a lungo. Normalmente io utilizzo solamente un substrato minerale, l’eccezione è fatta da un paio di piante. Questo substrato lo mischio io e naturalmente la ricetta è segreta, ma dato che siamo tra amici voglio svelarla.

  • Pomice lavato, da 0 fino a 3mm di granulato, molto assorbente, facoltà di conservare l’acqua ha una certa percentuale di sabbia e terra.

  • Lava (senza polvere), 3 mm di granulato, materiale vulcanico con facoltà di accumulare non solo acqua ma anche il calore.

  • Granito, da 0 fino a 3mm di granulato, un materiale naturale il quale lo si trova spesso nei territori dei cactus (non lavato)

  • Granulato di mattoni, sminuzzo io, lo utilizzo perché possiede una certa quantità di calcare.

  • Carbone di legno ne mischio una certa quantità per le sue facoltà contro l’effetto di marcire

  • Terra per fiori solo per le succulente e per pochi cactus, per le sue proprietà acidule.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'acqua / Innaffiare 

Nella vita di una pianta non c’è cosa di più importante dell’acqua. Senza acqua la pianta muore; purtroppo muore anche se ne riceve troppa. Nell’acqua ci sono tutti i sali minerali e vitamine che servono alle nostre piante per crescere e fiorire, questo è il nostro traguardo. Quale acqua utilizziamo? Su questo problema ne abbiamo discusso alcuni mesi orsono. Personalmente utilizzo per innaffiare solo dell’acqua piovana, che filtro prima di ogni utilizzo. Secondo la mia opinione nell’acqua piovana c’è poco calcare il valore PH è tra 5,5 e 6,5, molto basso, e inoltre contiene elementi utili alla crescita. Il mio metodo è innaffiare da sopra con un annaffiatoio o con un erogatore a pressione. I vasetti piccoli ne ricevono un pò di più perchè si asciugano molto più facilmente, come anche quelle piante che si trovano vicino al vetro. Quando è tempo di dare acqua? In principio quando le piante hanno sete; ma come facciamo a saperlo? È molto semplice, parliamo con le nostre piante e se possibile le tocchiamo anche. Per coloro che hanno problemi di comunicazione, suggerisco di osservare e seguire le evoluzioni meteorologiche. Con tempo umido e fresco (1-2 settimane) niente acqua, con tempo caldo e secco, diamo acqua 2 volte alla settimana e inoltre nebulizziamo le nostre piante. Innaffiare al mattino o la sera? L’unica differenza che ho notato dando acqua al mattino è che io mi devo alzare un’ora prima. Io consiglio, meglio dare acqua una volta di meno che una di troppo. A volte succede anche a me che l’acqua piovana sia finita, allora uso l’acqua della condotta e la tratto con Acido Oxal. Attenzione tenere lontano dalla portata dei bambini, è obbligatorio il certificato dei veleni dal comune.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il concime

Concime non é sempre concime. Esistono concimi minerali, naturali, animali, liquidi etc. quando non si annaffia con acqua piovana si deve concimare di più. Nel trattare l'acqua vengono estratti anche i minerali utili per le piante. Nel dare troppo concime, le piante crescono troppo in fretta e quindi vengono a crearsi dei problemi di spazio e fioriscono di meno. Io utilizzo un concime liquido ( niente di speciale). Come concime intero di valore è consigliato acquistare solo quelli che contengono Azoto, Acido Fosforico e/oppure Fosfato, e Potassio almeno in relazione di 1 su 5 e 5 su 1,5. Nei mesi caldi di Maggio, Giugno, Agosto concimo ogni 2 – 3 settimane. A Luglio questo non è possibile perché in questo periodo sono in ferie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La luce 

Un fattore molto importante. Senza luce le nostre piante non sono in grado di sopravvivere. Non si potrebbero neanche accoppiare (forse sarà anche il contrario) oppure si accoppierebbero con la pianta errata. Pensate un po’ a un Melocactus che si incrocia con una Rebutia (che bello) oppure a una Copiapoa che se la fa con un Borzicactus, e tutto questo perché non hanno luce e non vedono cosa fanno. Naturalmente è tutta fantasia. La realtà è che dobbiamo dare più luce possibile alle nostre piante in modo che crescano senza interruzioni. Su questo punto non ho assolutamente nessun problema, dato che le mie piante, si trovano tutto l’anno esposte alla luce (sole). In ogni modo vi consiglio in primavera fatte attenzione ai primi caldi (bruciature)

 

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La temperatura / il calore

In estate non esito ad esporre le mie piante ad una temperatura tra i 35 o 37 °C. Per evitare scottature copro la mia serra nei mesi estivi con una rete ombreggiante. In modo che le piante diano più fiori possibili devono avere molto caldo ma come dappertutto anche qui ci sono delle eccezioni; alcune piante preferiscono stare all’ombra e anche per loro ho un posto adeguato. Volete saperne di più su questo tema, consultate la nostra biblioteca del club. Mia moglie lavora tanto a maglia, ma le mie piante in inverno non hanno un pullover. Io preferisco riscaldare la mia serra ad una temperatura di ca. 5-7°C. Per quest’operazione utilizzo un scaldino a ventola con una potenza di 1KW / 2KW. Il tutto regolato da un termostato. Per risparmiare costi d’energia copro la serra con un foglio isolante con bolle d’aria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Noi tutti spendiamo molto tempo nella cura dei nostri cactus e siamo fieri se un esemplare, forse per la prima volta, fiorisce. Quello che mi stupisce e allo stesso tempo mi fa arrabbiare, è che fioriscono, quando va loro a genio. Qualche volta con poca luce, con la terra sbagliata, quando il sole è tramontato, e anche quando fa freddo! Sono forse tutte le mie teorie sbagliate? Spero di no se no dovrei rivedere la mia teoria su come fare fiorire i cactus. È molto difficile dare dei consigli e io credo che, ognuno deve fare la propria esperienza, e che non esiste nessuna ricetta per fare fiorire i cactus.

Copyright 17. 09. 1992                                                                      Raffaele Puddu

 

 

 

La ventilazione 

Le nostre piante devono respirare per evitare di soffocare. Come noi uomini, arieggiamo le nostre case, allo stesso modo dobbiamo fare lo stesso con le nostre piante. Specialmente d’estate le piante hanno bisogno di molta aria, se no ci ritroviamo del cactus arrosto. Fare aprire le porte o le finestre, con la tecnica odierna, è facile. Io ho un sistema d’apertura idraulico che con una temperatura di 20°C fa aprire parti del tetto. Un ventilatore per fare cambiare l’aria lo utilizzo raramente.